From: Barbara Bartoli

Date: Sat, 20 Oct 2012 08:12:02 +0200

To: Alessia Osti

Subject: Re: CIAO SUPERALESSIA,


CIAO SUPERMITICA,

ti scrivo in diretta l'intervento che farò fra poche ore e che scoprirai ti riguarda:


Ravenna, ore 4.58am, treno per genova brignole delle 5.03, binario 7, che in una stazione che ne ha solo 7 non agevola moltissimo i ritardi... non impossibili, dato l'orario verosimilmente impegnativo...

sto andando al MADEexpo a Milano per intervenire in un convegno sul valore delle associazioni professionali, invitata a portare la mia testimonianza, nonostante dal 23 feb12, pur con tutti i miei sforzi per tenerla viva, si sia sciolta per mancanza di partecipazione attiva l'AIAR Associazione Ingegneri ed Architetti della provincia di Ravenna, della quale sono stata Presidente dal 1996, peraltro confederata con la ANIAI Associazione Nazionale Ingegneri e Architetti Italiani di cui sono stata VicePresidente dal 2001 fino al 2011. Dopo il tentativo di darle anche una linfa più strategicamente imprenditoriale, associandola con scelta condivisa ed al tempo stesso individuale dei singoli Iscritti anche dal 2009 al 2011 alla CNA di Ravenna, ho scelto infatti di non far languire una situazione associativa che a dispetto di tutte le mie fatiche per dissimulare i fatti concreti, ha di fatto rappresentato un gruppo di professionisti che ha vissuto convegni scientifici di altissimo livello, e di anticipazione delle problematiche, anche programmati con l'anticipo di sei mesi, come spiacevoli coincidenze in cui prediligere più remunerativi (apparentemente) impegni del quotidiano iter di lavoro. Mi sono trovata, nel giugno dello scorso anno, ad organizzare un convegno sui dispositivi di progettazione antisismica, con l'intervento dell'azienda leader a scala nazionale, coinvolgendo tutti i protagonisti del settore, e si contavano sulle dita di una mano gli intervenuti.... ottimo come sempre il livello, bellissima la location, la sala congressi della CNA provinciale, un collega il relatore, che non é mai sceso alla divulgazione del proprio prodotto, proprio perché si trattava di un incontro scientifico quali sono sempre stati, nei 16 anni della mia presidenza AIAR, gli oltre cinquanta convegni, di carattere nazionale, ed in alcun casi anche internazionale, ideati ed organizzati.

Ed a proposito di questo, vorrei in questa Sede evidenziare, come emblema di un ideale associativo che trova nell'Italia una LUCE scientifica, culturale, associativa straordinaria, che si sta spegnendo per colpa dei singoli come comunità, e non della comunità come espressione dei singoli, il collega che, pur non iscritto ad AIAR per ragioni che fra pochissimo comprenderete, meglio sintetizza il senso di tutto quanto abbiamo avuto, ignorandolo, se non addiritturavmortificandolo e deridendolo, e che certamente non potremo aspettarci ci venga regalato dopo averlo ignorato.

Alessia Osti, residente a Colorno PR, una Iscritta dei Corsi di Architettura Tecnica e Caratteri Distributivi degli edifici della Facoltà di Ingegneria di Bologna, dove fin dalla mia prima laurea nel 1984 affiancavo l'attività professionale alla docenza; presentazione nel giugno del 1997 del lavoro di esercitazione iniziato nel 1996 nella straordinaria cornice di un palazzo che il Sindaco, anch'egli mio studente, ci aveva messo a disposizione. Inizio di una condivisione anche sulle idealità della professione, ed affiancamento dell'amicizia al rapporto del docente nei confronti della laureanda che insieme ad un collega di corso, elaborerà una tesi di laurea sul patrimonio edilizio rurale e sulle specificità connesse all'approccio bioclimatico ed in genere antesignano della progettazione sostenibile. Poi, dopo la laurea, nella totale impossibilità di rendere realizzabili le aspettative di valorizzazione professionale nel campo del recupero integrato del patrimonio edilizio-architettonico esistente, la scelta di operare all'interno di una grande azienda di componentistica edile del riminese, e la decisione di affrontare i cantieri esteri, Londra. Di qui l'inizio di una carriera impegnativa, costruita dalla gavetta, sia come lingua che come concretezza operativa, nel mondo degli skyscrapers, i grattacieli, che apparentemente nulla hanno in comune con quel patrimonio edilizio rurale che ha imparato a decriptare nella formazione accademica, parallelamente alla acquisizione delle tecnologie più innovative. Realizzazioni ambiziose, che hanno fatto sì che abbia potuto invitare l'ing. Alessia Osti come relatrice nel convegno AIAR del dicembre 2005, incentrato sul vetro come materiale e tecnologia all'avanguardia per facciate continue standardizzate e con performances concettualmente assimibilabili all'innovazione che doveva avere rappresentato il primo mattone cotto in epoca romana relativamente alle future tessiture murarie: ma anche qui, considerati il tipo di tematiche innovative e la strategia degli interventi, una sala bellissima, centralissima, la sala cavalcoli della Camera di commercio di Ravenna, era desolatamente quasi vuota. Migliaia di pieghevoli stampati e distribuiti, ma ancora una volta colleghi ancora proiettati nel presente quotidiano, dimenticando l'importanza del presente istantaneo, che se veramente vissuto e compreso, proietta verso il futuro veramente, anziché risultare ingannevole ripetitività mascherata da evoluzione.

Ma esattamente come adesso Italo, appena partito, sta sfrecciando verso Milano ed in 50' coprirà  il quadruplo della distanza che dalle 5 di stamattina ho percorso in poco meno di due ore, chi ha perso quel momento può solo constatarne l'esistenza, avvenuta, e dell'ing. Alessia Osti, magari spostandosi dal cetriolone di Foster a Dubai, nel 2010, fa ancora in tempo a coglierne le realizzazioni ultimate, come pure ad Abu Dhabi a vedere la meraviglia di Shining Towers, nel cantiere di oltre 1000 maestranze, diretto dalla Collega per tutta la parte dell'involucro vetrato, concettualmente la pelle costruttiva su cui ho sviluppato i quasi 15 anni di docenza universitaria, ed in parte inseriti nei volumi a mia firma, ultimi quelli sulla progettazione sostenibile e sulla casa passiva.

Anche qui, a constatare con gioia e soddisfazione di chi dal discente laureatosi nella concreta realizzazione professionale viene considerato metodo e riferimento, a Dubai sono stata per imparare con l'umiltà che la vera scienza insegna, quello che ho raccontato in Italia ai Colleghi: su come non siano soldi e burocrazia nella regolamentazione normativa localizzata, ma innovazione e professionalità nell'innovazione e nella globalizzazione multietnica a garantire la realizzazione di centinaia di piani nello stesso tempo in cui in patria riusciamo ad ipotizzare il progetto di un alloggio come di un parcheggio.

E ancora ambiziosissime realizzazioni dall'ing. Alessia Osti in Oman, nell'attesa del Qatar e delle infrastrutture che i mondiali stanno suggerendo. Non troverete però tutto questo nell'AIAR, ma nella FILDISravenna, Federazione Italiana Laureate e Diplomate Istituti Superiori, fondata da un ingegnere donna nel 1922, e che invece a Ravenna ho fondato il 20mag10; ma anche qui la partecipazione della città è distratta, diversamente invece dal filo di unione con Alessia Osti, che è dal 2011 socia residente all'estero, nel legame che lega il presidente attuale, la sottoscritta, alla collega. Trovate tutto questo nei volumi che come giornalista ho scritto nella collana da me ideata e fondata, CITTAinVIAGGIO, perché sì, la speranza é che nella mia professione di giornalista, la idealità e la competenza progettuale possano sciogliere questa nebbia di apatia e consuetudine che non riesce ad arrivare alla consapevolezza dello straordinario presente che avviene malgrado noi, mentre sarebbe così affascinante e coinvolgente semplicemente prenderne parte. Ma adesso, con il sole che dà forza e luce a questo interlocutorio sabato sono arrivata a Milano, cinquanta minuti di rotaie ininterrotte, ventotto di professione, oltre mezzo secolo di vita, e la speranza che le idealità possano sopravvivere alle mediocrità.

Ed invio il tutto, senza rileggere a lei, la COLLEGA ALESSIA ing. OSTI, che anche oggi sarà qui



Da: 

Data: 20 ottobre 2012 08:30:02 CEST

A: Barbara Bartoli

Oggetto: Re: CIAO SUPERALESSIA,

Rispondi a: 


Barbara,

Ti dico solo una cosa. Ho letto tutto e pianto tanto. Tu mi fai sempre sentire viva professionalmente e mi fai realizzare piu' di ogni progetto ke ho fatto quanto ho costruito nei miei anni di studi e di carriera lavorativa.

Aspetto tue ulteriori notizie e sai ke sono li con te e ti voglio un bene immenso.

Grazie

Alessia

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Da: Barbara Bartoli

Oggetto: COME PROMESSO nella mia relazione odierna al MADEexpo

Data: 20 ottobre 2012 20:03:51 GMT+02:00

A: Sandra Banfi - Il giornale dell'ingegnere


COME PROMESSO nel mio intervento odierno al MADEexpo, eccomi ad inviarvi, per il tramite della Dott.ssa Banfi (leggo infatti i Vs. indirizzi dalla mail inviataci per l’incontro odierno), la relazione che avevo impostato, e di cui vi ho letto la risposta pervenuta da Dubai dalla collega Ing. Alessia Osti, della quale vi avevo illustrato in sintesi il percorso formativo e di realizzazione. 

Ancora un caro saluto a tutti voi, nella certezza di ritrovarci insieme, come oggi, per costruire qualcosa di veramente importante, anche perché autentico. 

GRAZIE di cuore al Collegio Ingegneri di Milano ed ai Collaboratori per il prezioso lavoro fatto per farci ritrovare tutti insieme, ed ai Colleghi TUTTI per il valore di quanto oggi ho potuto acquisire e condividere. 

A presto rileggerci

Barbara BARTOLI

COPYRIGHT by barbara bartoli

PROGETTAZIONE 24 maggio 2013

AGGIORNAMENTO 0 del 24 maggio 2013