LAtriplaAdelTRENOdiDANTE: aCRESPINOdelLAMONEunUNIVERSOdiSCOPERTE

 
 

COPYRIGHT by barbara bartoli

PROGETTAZIONE 21 ottobre 2013

AGGIORNAMENTO 0 del 21 ottobre 2013

(documenti protetti da copyright, elaborazioni di Barbara Bartoli, agosto/settembre 2013)

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Eravamo tutti scesi lì, per iniziare la visita al Castagneto di Pigara organizzata nell’ambito della festa dell’acqua, e se volete rileggere quanto ho scritto a proposito di quella giornata indimenticabile e di una personalità accademica, scientifica, umana straordinaria di nome Elvio, la ritrovate su questa stessa testata (Quando la castagna ed il marrone abbracciano il tempo… su http://www.pavaglionelugo.net/2013/07/quando-la-castagna-ed-il-marrone.html). Camminando insieme a lui, appena conosciuto in quell’occasione, un universo di domande e curiosità hanno finalmente avuto le precise e istantanee risposte che da sempre restavano orfane di riscontro, se non addirittura mute nella mente: mi sentivo come un grillo in un fantastico giardino botanico, e infatti saltellavo da una parte all’altra del sentiero, percorso a piedi fino ad arrivare al castagneto, chiedendo cose che zampillavano incessantemente nel pensiero, ora che un vero esperto ci guidava in mezzo a piante e frutti… e si trattava solo di un’anteprima, considerato che nel corso della mattinata avrei conosciuto anche il racconto della vita del Prof. Bellini, affascinante per la conferma che ne è a mio avviso la sintesi: le difficoltà, economiche e logistiche, possono diventare un vero e proprio catalizzatore quando l’individuo non è disposto a mollare i propri sogni per tradurli in realtà.

l’esibizione dei Maggiaioli di Marradi (qui sopra a sn) ed il loro saluto al Prof. Elvio Bellini (qui sopra a dx)

Ho poi avuto la fortuna di poterlo incontrare nuovamente  a Porto Corsini, l’11 luglio scorso, in occasione della manifestazione VETRINA AL MARE Lamone Bene Comune, promossa dalle Pro-loco dei Lidi Nord di Ravenna: qui presentava un estratto della Mostra sul castagno (a cura del Presidente Elvio Bellini del Centro Studio e di Documentazione sul Castagno di Marradi), così come vi invito fin da ora a dare un’occhiata su www.incontro-castagna.org se vorrete – come me – scoprire prerogative ed eccellenze importantissime del nostro territorio in ambito europeo.

due pannelli della Mostra sul CASTAGNO (a cura del Prof. Elvio Bellini (qui sopra)

Ma in questa storia, che vi anticipo già si svolgerà in 3 puntate, la prima oggi per festeggiare il compleanno del Prof. Elvio Bellini, la seconda venerdì 6 e la terza giovedì 12, sicuramente vi aspettate di avere qualche anticipazione sulla prima delle 3 A, che certamente avrete capito non essere direttamente riconducibile a quanto fin qui letto, considerato che nessuno dei protagonisti citati inizia per A…

Ed eccovi la prima delle 3 A, direttamente dall’appunto manoscritto di allora, mattina del 27 luglio 2013, quando stava iniziando un’altra meravigliosa giornata con un altro protagonista speciale di Crespino del Lamone, Giancarlo Fabbri, del quale anche avete letto nell’articolo citato, anche lui conosciuto in quello stesso 29 giugno, ma è ancora presto per svelarvi di lui… invece vi riporto a quegli appunti in cui scrivevo…

appunti dal diario digitale di barbara bartoli

le 3 A del treno di Dante: Lozzole 27 luglio 2013

la prima A é quella di Arrigo (che in questo caso ha anche il cognome, Antonellini, che la ribadisce), direttore editoriale della testata www.pavaglionelugo.net, lui che ha organizzato la giornata odierna, a partire dal mezzo di trasporto, il treno di dante, che da Faenza ci porta a Crespino del Lamone, baluardo appenninico sul versante romagnolo prima di scendere dalla Colla di Casaglia verso Firenze... treno che purtroppo non si riesce ancora a fare partire direttamente da Ravenna, città dove vivo dal 1975 e che, come tutti sanno, con l'Alighieri ha dei legami decisamente importanti di tutto rispetto.

E a proposito di questo, se ancora non lo avete fatto, segnatevi il 14 settembre 2013, giorno in cui Dante Alighieri ha lasciato questa terra nel 1321, come tutti ben sanno qui a Ravenna: da qui, a quasi 700 anni da quel giorno, si partirà proprio sabato della prossima settimana, per una giornata che promette già di essere piacevolmente indimenticabile, alle ore 7.33, per ritrovarci così a Faenza in tempo per la partenza del Treno di Dante e per incontrare qui  appunto la prima A (informazioni per il programma e le iscrizioni per la giornata del 14 settembre le trovate su http://www.pavaglionelugo.net/2013/08/lomaggio-al-sommo-poeta-del-treno-di.html ).

Ed anche qui la analogia torna a quegli appunti del 27 luglio…

appunti dal diario digitale di barbara bartoli

Ma torniamo a noi, o meglio alla prima A, che ci aspetta sul binario a Faenza: non siamo in molti, ma come ciascuno di noi ha da tempo imparato a capire nel proprio quotidiano, i momenti più autenticamente singolari sono proprio quelli in cui ci si trova in pochi, e di certo comunque lontano dalle truppe cammellate arruolate per consuetudini o riti di gruppo.

Scendiamo a Crespino, dove…

e allora sentite un po' cosa registravo alle 10.43 di quella mattina...

deregistrazione integrale dal memo audio digitale di barbara bartoli (archivioBB 20130727 103642.m4a)

27lug13... la definire la giornata della dolcezza, perché questo percorso fino a Lozzole, che inizia con il solito treno che ci porta a Faenza, e poi con l'altro bellissimo treno di Dante che - insieme ad Arrigo (la prima A, che ricorderete certo dalla 1a delle 3 puntate) e Raffaele, che ci aspettano appunto a Faenza - ci porta fino a Crespino del Lamone in questo paesaggio morbidamente assolato, visto da una carrozza con aria condizionata e con delle bellissime finestrature,... scendiamo dal treno, e appena attraversata insieme a Massimo - che ci è venuto a prendere in macchina - la zona che dalla stazione conduce al centro di Crespino, scendiamo dall'auto, e qui la magia della dolcezza fatta Natura ci aspetta, anzi per meglio dire ci accoglie tutti, negli occhi di Marta Cesari, la moglie di Arrigo, proprietaria della Ginestra, il B&B di Crespino.

la stazione di Crespino del Lamone con Massimo che ci aspetta (archivioBB foto ridIMG_0719 del 27lug13)

 

Marta Cesari, proprietaria del B&B La Ginestra, che ci aspetta (archivioBB foto ridIMG_0724 del 27lug13)

In questi suoi dolcissimi e malinconici occhi che parlano di tante vite insieme e di tante capacità, dalle più antiche - come quella del macramè - a quelle della fantasia con cui ha ideato e confezionato i cestini per la nostra giornata di escursione a Lozzole, c'è un universo di saggezza, di ricordi, di futuro.

Già, vi parlavo della Ginestra dove Marta ci aspettava, questo albergo che i genitori di Marta e del fratello Claudio hanno gestito, e che raccoglieva tantissima gente, la clientela a quei tempi raggiungeva numeri che superavano le 50 presenze. Oggi sono rimaste solo alcune delle bellissime camere, che Marta mi diceva hanno i nomi dei prodotti di qui: MORA, LAMPONE, CASTAGNO, BIANCOSPINO, due frutti e due alberi...

B&B La Ginestra (archivioBB foto ridIMG_0723 del 27lug13)

e questo bellissimo balcone dove i gerani - come Marta poco fa mi diceva - riescono ad essere ancora più floridi che in città... davanti  a questo balcone ci aspetta una bellissima colazione... guardate qui che meraviglia!!!... qualcuno - per l'esattezza Giancarlo Fabbri, la nostra guida che è arrivata a prenderci - la paragona alla colazione in un albergo di lusso a Budapest sul Danubio, e infatti vi assicuro che qui a Crespino sul Lamone la magia è veramente straordinaria. E infatti guardate un po' che foto...

invitati alla colazione del B&B La Ginestra (archivioBB foto ridIMG_0722 del 27lug13)

la colazione ed il cestino del B&B La Ginestra (archivioBB foto ridIMG_0720 e ridIMG_0720 del 27lug13)

Poi partiamo, partiamo a piedi, sono con noi Annalisa e Massimo, rispettivamente figlia di Marta e di Arrigo e suo marito Massimo, diventati da undici mesi genitori di una bimba che il 18 agosto compirà gli anni... come si chiama tua figlia? ... Maria Chiara... e poi Cristina che è di Bressanone, e che capisco - arrancando dietro di lei a fatica - perché la chiamano... come la chiamano Cristina? .. la gazzella di Crispino, mi rispondono... e poi Roberto e Raffaele, oltre ovviamente alla nostra guida Giancarlo Fabbri, perchè Arrigo è rimasto a fare il nonno alla Ginestra.

Il paesaggio è incantevole, le cicale sono un sottofondo meraviglioso e... che dire... il caldo è anch'esso straordinario... però si suda volentieri, pensando che non solo è tutta salute, ma soprattutto arrivare in questi posti magici vale qualunque piccolissimo sacrificio... intanto urlo (comprenderete quindi che mi ha staccato...) a Cristina di rallentare, perché il fiato per incidere questi miei pensieri - e sono la prima dopo di lei - mi si spegne per la fatica... sacrificio che poi in realtà è un bene straordinario per il nostro corpo.

E intanto la voce di Giancarlo che inizia a tratteggiare il nostro percorso della giornata... vedi fin lì... c'è un tratto dove comincia il bosco, di lì tagliamo e facciamo tutti quei valloni a metà... vedi che ci sono dei crinali... entriamo e usciamo, entriamo e usciamo, e arriviamo fino a là in fondo, là ci sono i prati piani...

la nostra straordinaria guida Giancarlo Fabbri (archivioBB foto ridIMG_0749 del 27lug13)

Qui lo vedete con questa espressione apparentemente sfinita, al raggiungimento dei Prati Piani, ma in realtà l'ho colto nel momento in cui scoprivamo che la tanto agognata acqua non è disponibile... ma qui siamo arrivati al pomeriggio di quel 27lug13, e non vi ho ancora svelato la seconda delle A... scommetto che l'avete indovinata? No, escludiamo ovviamente la A di acqua, che solo a ricordare il caldo di quella giornata, ancora oggi che sono davanti al video del computer mi torna l'arsura di allora nel ricordo... quasi quasi ve la svelo la prossima settimana, il 12set13... e così avete quasi una settimana di tempo per indovinare.

E non è così ovvio come può sembrare, c'è una chiave nascosta... in un B&B... ma non posso svelarvi di più... ci si rilegge giovedì, sperando che la pace apparente di oggi superi una data così assurda come quella dell'11set01 consegnandoci quella speranza che il nostro caro FRANCESCO ha organizzato nel digiuno di domani... tanto possiamo nutrirci delle immagini della colazione al B&B La Ginestra.

BUONE NOTIZIE per il mondo da questo 11 settembre 2013, con la speranza che possano migliorare sempre più, fino ad arrivare a quella condivisione per ogni cittadino del pianeta di cui già al termine della seconda puntata si diceva... vi ricorderete che concludevo con... tanto possiamo nutrirci delle immagini della colazione al B&B La Ginestra. E allora adesso, per festeggiare un presente di pace, relativa sì, ma almeno non aggravata da interventi bellici quali quelli preannunciati negli ultimi tempi, possiamo festeggiare con questa sequenza di foto del cestino del B&B La Ginestra... ma sappiate che le immagini non rendono giustizia a quei parametri olfattivo gustativi che invece erano soddisfatti per tutti noi, in quel mezzogiorno del 27 luglio 2013... e ne eravamo tutti consapevoli, a cominciare dalla protagonista nelle foto, proprio Annalisa Antonellini, che è la terza A del Treno di Dante a Crespino del Lamone.

E leggendo su http://archivio.pavaglionelugo.net/candidata_consiglio_comunale.html una sintetica scheda del suo sentire, sarà immediato, per tutti voi, comprendere il perché la mia scelta sia caduta proprio su di lei, per rappresentare l'ultima delle 3 A... se poi rileggete le due puntate precedenti, in particolare la seconda, sarà immediato comprendere che legame ci sia con le altre due... e come la prima A anche la terza è di per se stessa una doppia A.

E invece, a proposito della seconda A, sono sicura l'avrete già indovinata al termine della lettura della seconda puntata, tuttavia - perché ne possiate essere completamente certi - vi consiglio di continuare a leggere qui di seguito, per trovare la chiave del tutto.

Quante calorie direte voi, mi sembra già di sentirvi mormorare... e invece vi assicuro che ci sono volute davvero tutte, perché per vedere questo immenso di paesaggio da quassù in alto è stata davvero dura...

deregistrazione integrale dal memo audio digitale di barbara bartoli (archivioBB27lug13 20130727 162748.m4a e 20130727 162927.m4a)

27lug13... mi rendo conto di quanto il senso del tempo può diventare infinito... nella salita pensi solamente ad arrivare... l'istinto di sopravvivenza... perché da un lato hai una sensazione di pienezza, di comprensione, e di contenimento nel tutto che ti circonda... e dall'altro, a proposito di aria sottile, vorresti essere un nulla per potere quasi scioglierti in questo denso infinito... appunto quest'ultima sensazione ti viene pensando a questa dimensione infinita che ti sembra di non riuscire a governare nella fatica...

le fasi di apertura, a pranzo, del cestino B&B La Ginestra (archivioBB foto ridIMG_0734, foto ridIMG_0735, foto ridIMG_0736, foto ridIMG_0737, foto ridIMG_0738, foto ridIMG_0739, tutte del 27lug13)

nella giornata di Lozzole, ma poi molto più su, fino ai Prati Piani (archivioBB foto ridIMG_0740 del 27lug13)

dal crinale Giancarlo Fabbri che ci indica i luoghi (archivioBB foto ridIMG_0741 del 27lug13)

A proposito dell'impegno fisico nella camminata del 27lug13 non credo sia il caso di riportarvi l'altimetria dei luoghi con la traccia che Roberto ha registrato con il suo gps arancione, perché forse non credereste ai vostri occhi... quello che posso dirvi è che abbiamo percorso a piedi una ventina di km - fra dislivelli che riportati nel monitor del sistema di posizionamento globale satellitare sono di tutto rispetto - grazie ad una guida straordinaria, che ci ha insegnato l'importanza del sapere dove - e come - si va, essendone professionalmente e tecnicamente certo, ed in questo modo trasmettendo anche ai più scoraggiati e spaesati il giusto riferimento.

Eh sì, il mitico Giancarlo Fabbri, che vedete anche lui nella foto qui sopra in una tenuta da un po' assolato,  in quella giornata che per calura ed umidità potrebbe quasi essere paragonata ad una nel deserto degli emirati arabi - non fosse per le zone verdi tipicamente appenniniche - è stata la nostra instancabile ed impeccabile guida.

E non solo quel giorno, ma già prima, quel sabato 29 giugno 2013, la prima volta che lo abbiamo conosciuto, ci ha regalato il prezioso tempo per una escursione nei dintorni di Crespino del Lamone, come pure addirittura il giorno di ferragosto, il 15 agosto 2013...

Giancarlo Fabbri ci racconta i luoghi di Crespino (archivioBB foto ridIMG_1422 del 15ago13)

In quest'ultimo caso la giornata, al contrario di quel 27 luglio, era quasi fresca, ed ecco qui sopra Giancarlo Fabbri il quale - poco prima del pranzo di ferragosto, che ha visto un'affluenza numerosa al Circolo di Crespino del Lamone - quel giovedì ci ha portato nei boschi, in un'incantevole armonia di sfumature di verdi e di silenzio.

Come del resto il 14 agosto 2013, il giorno prima, anche il Prof. Elvio Bellini ci aveva donato il prezioso tempo di un'altra mattina in cui si erano ripercorse, in uno di quegli incredibili incastri del destino - quando quest'ultimo diventa regista di un tempo condiviso - le tappe di un protagonista del territorio, il marrone.

Il tutto in fondo è iniziato quel 21 ottobre 2012, quando con Roberto stavamo andando a prendere l'acqua alla Fonte dell'Alpe - che si trova a circa 800 metri dopo avere toccato i 913 m s.l.m. del passo della Colla - lungo la adorata via Faentina. Ed anche in questo è un piccolo aneddoto della lucida determinazione del destino, che molti ancora amano chiamare caso...  la S.S. n. 302 la conoscevo già, fin da quando ancora con i miei genitori, mio fratello Enrico ed io vivevamo a Roma, e si veniva dalla nonna d'estate per una vacanza al mare in cui si faceva almeno un giro nelle colline di Brisighella, fino ad arrivare a La Castellina... ed allo studio di questo asse storico-geografico territoriale, che di fatto unisce due mari, Adriatico e Tirreno, percorrendo  due sole province (quella di Ravenna e quella di Firenze), ho dedicato il mio primo libro scientifico, che potete scoprire su http://www.dichecoloresei.biz/www.dichecoloresei.biz/rubricaARCHITETTURAnetwork/Voci/2012/12/24_petaloRUBRICA_205.html)... ma torniamo a quel 21ott12, all'andata ho notato quel cartello tutto a colori che parlava dei marroni di Crespino, ed al ritorno ci siamo fermati dove la freccia ci aveva indicato... qui abbiamo conosciuto il Dott. Claudio Cesari, imprenditore, poeta, scrittore e studioso del territorio, proprietario del castagneto donde i sacchetti di marroni provenivano, il quale, vedendo il nostro interesse per i luoghi e per il Lamone, ci ha dato i riferimenti per la giornata con il Treno di Dante che ci avrebbe portato, quel 27 ottobre 2012, nella regia impeccabile di Attilio Moroni che vedete con il cartello in mano Amici della Faentina, a Marradi, nell'incontro in Municipio con il Sindaco ed il ViceSindaco, e poi al Centro Studi Documentazione Museo Dino Campana, quindi al Centro del Castagno, e poi... a visitare il castagneto di Pigara, ma quel giorno la pioggia è stata così inclemente da impedirci l'escursione nei boschi della tenuta dei Vallombrosa, evitando che tutto accadesse in quel solo sabato di fine ottobre.

momenti della giornata a Marradi del 27ott12 (archivioBB foto ridDSC04074, foto ridDSC04075, foto ridDSC04076, foto ridDSC04086, foto ridDSC04093, foto ridDSC04107, foto ridDSC04105, foto ridDSC04122, foto ridDSC04133, foto ridDSC04134, tutte del 27ott13)

Dopo di allora, ancora con il Treno di Dante siamo andati nella giornata di FIORE2013©conFILDISravenna a Firenze, il 22mag13, poi la Festa dell'acqua a Crespino del Lamone il 29 giugno 2013, quando ci è stato possibile finalmente possibile fare l'escursione al castagneto di Pigara e conoscere il Presidente del Centro del Castagno, Prof. Elvio Bellini, ed anche Giancarlo Fabbri, poi la giornata di Lozzole il 27lug13 e la 2giorni al B&B di Crespino del Lamone il 14 ed il 15 agosto 2013... e se ancora state interrogandovi sulla seconda A, sappiate che la seconda A, è strettamente imparentata con chi ha reso possibile tutto questo con il suo incipit... in medium stat virtus, ma questo è latino, ed era ancora prima di Dante, il sommo poeta che il prossimo 14 settembre, anniversario della sua morte, ci porterà tutti insieme in un treno che per l'occasione è riservato interamente a noi partecipanti alla giornata degli Amici della Faentina... e allora, se non volete perdervi un universo di scoperte, ci incontriamo lì, ma prima ricordatevi di iscrivervi... e trovate il tutto su http://www.pavaglionelugo.net/2013/08/lomaggio-al-sommo-poeta-del-treno-di.html... vi aspetto insieme agli altri, per condividere una giornata che già dalle parole di Attilio Moroni, la guida che ci accompagnerà anche questa volta, si configura come una giornata indimenticabile.

Intanto il 12 ed il 13 settembre 2013, io vado a Bologna, al IV incontro europeo sul castagno, e qui lancerò la mia originale idea di connubio fra dattero e marrone, fra il mare di Dubai - città nel deserto dove sono stata già due volte, la prima di passaggio nel 2002, la seconda - vivendoci una settimana - nel 2011, e su cui ho scritto un libro che ne racconta aneddoti, fisionomie più o meno nascoste, e curiosità - la scheda la trovate su http://www.tipografiamoderna.com/main/index.php?id_pag=37&id_categ=7&id_cat_art=35- e la montagna del Lamone: io ci credo, da quando l'ho proposta informalmente alla precedente amministrazione, camminando sotto la pioggia a Marradi, quel 27 ottobre 2012... di acqua sotto i ponti da allora ne è passata, almeno a Marradi, quindi vediamo se anche la fine di ottobre del 2013, quando tornerò in quei luoghi, potrà rappresentare l'inizio di un altro progetto affascinante emergente da quella lucida determinazione del destino, che i più amano chiamare caso... io ci credo in dubai-marradi-marrone-dattero, perché quanto a Dubai non riescono ad avere, a Crespino del Lamone e a Marradi trabocca, e viceversa... crepi il lupo!... nel caso me lo aveste sussurrato con il pensiero... io ci credo nelle idee che sciolgono il pessimismo e promuovono il futuro agendo sul presente... ma mi raccomando, il mio progetto è ancora top-secret... e molto marron glace... ssshhhh...

vista dalla finestra del Centro del Castagno (archivioBB foto ridDSC04154 del 27ott12)